Alberto Giacometti e l'ombra della sera

La mostra: Dall’arte etrusca all’ombra della sera. Dialogo tra due capolavori ha esposto insieme per la prima volta in un evento espositivo inedito, dal forte potere evocativo, due icone della storia dell’arte, l’Ombra della sera, capolavoro etrusco del III secolo a.C. e una Femme debout (1952 ca.) di Alberto Giacometti, maestro storico del Novecento.

 

Si è trattato di un vero e proprio evento, non solo per il fascino e l’importanza delle opere esposte – l’Ombra della sera è uno degli oggetti più emblematici e rappresentativi del popolo etrusco ed è considerato fra i più affascinanti della storia tanto che il suo nome sarebbe stato scelto da Gabriele D’Annunzio – ma soprattutto per il dibattito che nasce dal confronto tra i due capolavori separati da secoli di storia ma legati da un’incredibile corrispondenza formale. Ne scaturisce un affascinante percorso dall’alto valore scientifico e dalla singolare aurea emotiva.

 

La mostra ha aperto una riflessione sul rapporto tra arte antica e moderna, sul grande fascino che l’arte del passato ha esercitato a inizio secolo sugli artisti delle avanguardie e che ha visto poi in Giacometti un cultore appassionato.

 

Per questo motivo, alle due sculture si aggiunge un nucleo di opere su carta che ripropongono l’iconografia della figura verticale così come Giacometti la sviluppò in diversi periodi della sua ricerca. Una serie di disegni tra cui si segnala un esemplare del 1949 – risalente agli anni in cui l’autore inaugurò le prime ricerche sull’idea della donna allungata nello spazio e delineata da tracce essenziali ed evanescenti – altri disegni dei primi anni Sessanta e alcune litografie originali derivate, fra le altre, dalla celebre serie Paris sans fin sul tema della città e delle figure che a Parigi popolano le vie come ombre silenziose, edita nel 1969.

 

La mostra promossa dal Comune di Lecco, con il Patrocinio della Regione Lombardia – Cultura e della Provincia di Lecco, in collaborazione con la Fondation Alberto et Annette Giacometti di Parigi e il Museo Etrusco Guarnacci di Volterra e curata dalla storica e critica dell’arte Chiara Gatti, è stata allestita a Lecco nelle “Scuderie” di Villa Manzoni, dal 5 marzo al 15 maggio 2011.

 

Open Care – Servizi per l’arte ha curato il trasporto sia del bronzetto etrusco proveniente dal Museo Etrusco Guarnacci di Volterra che delle opere di Alberto Giacometti provenienti dalla Fondation Alberto e Annette Giacometti di Parigi.

 

Questo lavoro è un chiaro esempio di una riuscita collaborazione internazionale”, dichiara Renato Cesari, responsabile del dipartimento di Trasporti e Logistica per l’arte di Open Care. Open Care infatti, in stretta collaborazione con Parigi, ha seguito direttamente il trasporto e tutte le pratiche ministeriali per l’importazione delle opere.

 

Oltre alla movimentazione, Open Care si è occupata dell’aspetto conservativo legato all’allestimento delle opere su carta provenienti da collezioni private milanesi.

 

In particolare, per i disegni e le litografie, sono state realizzate, in collaborazione con il laboratorio di Conservazione e restauro di Dipinti e opere polimateriche, cornici adatte al loro allestimento.

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